Il tavolo rotondo di legno leggermente lucido della nonna, che poi si ingrandiva a piacimento, con le letterine nascoste sotto i piatti del nonno e di mio padre, il solito babbo natale di plastica che emetteva un suono armonioso, l'attesa, le castagne, il pandoro pieno di zucchero a velo, le lettura delle lettrine che le maestre con tanta pazienza ci facevano imparare a memoria, il regalo da scartare la mattina dopo, prima degli auguri a tutti i parenti.
Forse quando si è piccoli ci si ricorda di più dei particolari che ci circondano, ma quello che più mi incuriosisce è il perchè tutto, quando si è bimbi, appare più bello e felice. è che forse crescere fa male. Ho sperato ogni anno ed ancora spero di ritrovare quella serenità perduta che mi è rimasta nel cuore con i ricordi più belli...ancora non ci riesco.
Ma termino così, con questa speranza di ritrovare quella ingenuità e quella spensieratezza che c'era un tempo, quando le delusioni da parte delle persone ancora non mi toccavano, quando l'ipocrisia di molti sguardi altrui era velata, quando non si piangeva per essere traditi, quando ancora avevo qualche Dio in cui credere, quando sentivo veramente nel cuore che era arrivato il Natale.
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ciao teresa, complimenti per i tuoi lavori!!!
RispondiEliminasilvana